Se la pandemia ha alimentato l'appetito degli inglesi per gli acquisti online, la Brexit ha dato molte complicazioni su importazioni ed esportazioni.
Sebbene il Regno Unito debba affrontare molte sfide con i propri modelli di business consolidati e le conseguenze negative della Brexit, si prevede che l'economia crescerà ancora a un tasso del 5,5% nel 2021.
Cos'è che rende l'e-commerce del Regno Unito così resiliente e in che modo i venditori possono trarre vantaggio da tale resilienza?
Per scoprirlo, abbiamo parlato con Marie Barrance, Direttore delle vendite di Asendia UK, che ha trascorso la sua intera carriera nel mondo della posta e dei pacchi, avendo a che fare con alcuni dei più grandi nomi della vendita al dettaglio. In qualità di esperta, ci fornisce la sua visione sul futuro dell'e-commerce nel Regno Unito.
Qual è stato, secondo te, lo sviluppo recente più interessante dell'e-commerce nel Regno Unito?
L'acquisto dei brand Debenhams, Dorothy Perkins, Wallis e Burton da parte di Boohoo e Topshop e di Topman e Miss Selfridge da parte di ASOS è un'ottima notizia. Questi sono i principali brand inglesi di alta moda con una lunga tradizione e gli accordi rivelano come il potere si sia spostato dalla tradizionale vendita al dettaglio all'online. Forse questo sembrerà un campanello d'allarme per altri venditori tradizionali che non hanno accolto l'e-commerce quando avrebbero dovuto.
Ai consumatori mancherà l'esperienza di acquisto in negozio?
Penso che la gente vorrà ancora andare nei negozi. Gli inglesi amano fare acquisti, vedere e sentire i prodotti e socializzare. Ma di sicuro, quei milioni di persone che hanno iniziato ad acquistare online dopo la pandemia non abbandoneranno completamente il mouse. Hanno scoperto i vantaggi offerti dallo shopping online e mentre ci si aspettava una crescita annua costante dell'e-commerce, la pandemia ha accelerato il tutto in modo significativo.